lunedì 25 febbraio 2013

Paletti - Ergo Sum (Recensione)

Dopo il piacevole Ep Dominus Paletti torna a divertirsi da solo, in licenza premio dai The R's, uscendo col primo disco sulla lunga distanza. Un lavoro più maturo questo Ergo Sum, e le sonorità più malinconiche che, già la reggaeggiante “Portami Via” anticipa, sembrano essere fatte apposta per rimarcare l'evoluzione del percorso musicale del cantautore, che qui si mette a nudo non solo nella copertina dell'album.

Ad aprire le danze è però “Cambiamento”, ritmata polemica sociale amara anche se non originalissima, una delle tracce più grintose del disco assieme al rock ironico di “Mi Son Scordato Di Me” ed a “Senza Volersi Bene”, dove emergono pienamente sonorità che, grazie anche al contributo non certo secondario del synth ed ai suoni della batteria, riecheggiano fortemente di anni 80. Degli echi Battistiani emersi nel precedente lavoro rimangono poche tracce, ad esempio nella delicata “Le Foglie”, ed è quindi la personalità del bassista dei The R's che esce fuori prepotente soprattutto nelle tracce più malinconiche. Purtroppo sono proprio queste a rappresentare il lato più difettoso dell'intero lavoro: “Angelina”, dove risaltano fuori sonorità reggae, e la conclusiva “Fantasmi” sembrano iniziare monche, come se la voce a volte troppo monocorde di Pietro non avesse il carisma per essere efficace accompagnata solamente da piano o tastiere, ed ingranano quando altri elementi (batteria in primis) arrivano a dare manforte. Risente meno di questa impostazione “I Ricordi”, comunque più efficace nel finale a base di synth e batteria concitata rispetto all'inizio e non certo aiutata da un testo poco ispirato. I testi sono un altro punto in cui questo Ergo Sum perde il confronto col predecessore, smarrendo parte di quella freschezza che emergeva dai 5 pezzi dell'ep: si salvano gli episodi meno malinconici, su tutte la doppietta “Senza Volersi Bene” e “Mi Son Scordato Di Me”.

Pur riuscendo a trovare una via più personale Paletti fa un mezzo passo indietro, lasciando per strada la leggerezza espressiva dell'esordio per sostituirla con una vena malinconica che sembra essere meno nelle sue corde. Mettersi a nudo dopotutto può portare a guardare negli anfratti più scuri del proprio Io, vedremo se nel prossimo episodio della carriera il cantautore che è in lui riuscirà a mettere in luce anche episodi più solari.

Voto: ◆◇◇

Label: Foolica Records


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